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"'Il pittore Henri Rousseau è morto la scorsa settimana a Parigi. Era un impiegato a riposo dell'ufficio del dazio e per molti anni aveva regolarmente esposto al Salon des Indépendants e al Salon d'Automne dei quadri la cui ingenua composizione gli procurò una certa notorietà.' Questo necrologio, che nel settembre 1910 compariva sulle pagine della 'Chronique des Arts', insiste su quella caratteristica della pittura di Rousseau che per non poco tempo ne aveva fatto oggetto di ironia presso i critici: l'ingenuità. Invece, la commemorazione del 'Mercure de France' offriva una valenza positiva, evidenziando la mancanza di quelle 'doti istintive, di ingenuità' nei 'tanti trionfatori dei Salons'." (dal saggio di Dario Specchiarello)